Perché investire in un immobile
Un immobile è un bene durevole: è dimora, fulcro della vita, intimo rifugio e spazio in cui sviluppare la propria persona. Ma non basta, può essere ancora di più…
I proprietari di terreni e immobili vengono spesso a contatto con una terminologia di uso poco frequente nel linguaggio quotidiano. Gravami e siti contaminati ne fanno certamente parte e la loro frequenza d’uso è quasi esclusivamente limitata al settore immobiliare. In questo articolo ve ne spieghiamo il significato e le ripercussioni che hanno sull’immobile.
Entrambi i termini già forniscono un’idea del loro significato.
Se esistono oneri gravanti su un terreno, quest’ultimo è soggetto a un obbligo nei confronti dell’autorità competente. Questi obblighi legali sono vincolanti indipendentemente dal proprietario. Permangono, dunque, anche se il proprietario cambia a seguito di una vendita. Tali oneri sono assunti volontariamente e comportano sia diritti che doveri. In relazione ai gravami, i proprietari devono tollerare determinati accordi raggiunti, allo stesso tempo vi sono disposizioni che stabiliscono cosa può o deve essere fatto e cosa deve essere omesso.
I gravami non devono per forza avere una connotazione negativa. Permettono infatti di costruire anche quando non sarebbe possibile. Vi sono diversi gravami o vincoli, relativi ad esempio:
i siti contaminati rispecchiano un’altra situazione. Riguardano quelle superfici che, a causa del loro utilizzo nel passato, sono stati modificati in modo dannoso per l’ambiente. Gravando sul terreno, dunque, tali oneri hanno un effetto negativo. Poiché i requisiti di legge sulla qualità del suolo non sono più rispettati, il loro utilizzo è limitato. A tal proposito è importante notare che è sufficiente il sospetto di contaminazione per gestire il terreno come tale, anche se tale sospetto non è ancora stato dimostrato.
I gravami possono sia aumentare che diminuire il valore della proprietà. È importante, dunque, comprendere bene quali eventuali vincoli gravano sulla proprietà e, nel caso, farli verificare da un esperto in materia. Quando stimiamo la proprietà, naturalmente, teniamo in considerazione anche eventuali gravami e discutiamo con voi le loro implicazioni economiche e pratiche.
In caso di siti contaminati la situazione è più complessa. Basta un sospetto fondato per influenzare negativamente il terreno. A peggiorare le cose vi è anche il fatto che la contaminazione deve essere verificata da ingegneri specializzati e istituti per l’ambiente che comportano costi supplementari. Se vi sono effettivamente contaminazioni, queste devono, per legge, essere risolte affinché il terreno possa ritornare nuovamente ad essere idoneo all’edificazione. Un vantaggio per i proprietari: dopo la comprovata eliminazione della contaminazione, i costi possono essere compensati con il valore aggiunto così ottenuto.